Scheda del Comune di Guidizzolo

 Diverse sono sul territorio le testimonianze di quel periodo. Notevole importanza gli derivò dal suo essere paese di confine tra le Signorie di Mantova e Brescia che se lo contesero, con alterna fortuna. Qui venne stipulato il 24 agosto 1216 un importante trattato di pace proprio tra i rappresentanti dei comuni di Mantova e Brescia. Quasi certa l'esistenza di fortificazioni militari come d'altra parte indicato in una cartografia militare del XVI secolo della Repubblica di Venezia. Significativo un documento del 1414 con il quale si concedeva "…alla comunità e agli uomini di Guidizzolo" ampie autonomie amministrative, importante testimonianza dell'aspirazione a reggere autonomamente le proprie sorti.

La sua storia è poi quella di tutto il mantovano, fino alle battaglie risorgimentali. Vive sono le testimonianze di quella del 24 giugno 1859 conclusasi sulle colline di Solferino e San Martino ma sviluppatasi durissima nelle campagne tra Guidizzolo e Rebecco. Da allora si giunge ai moti per l'unità d'Italia prima ed alle guerre mondiali poi, cui pure versò il tributo di vita dei propri cittadini per il raggiungimento della pace e della libertà.

 Bellezze naturali storiche e artistiche turisticamente rilevanti

 

Guidizzolo e i Paesi Dipinti
Il centro storico, dalla struttura a castrum, ospita un palazzo signorile (Rizzini) con parco e, su numerose facciate delle vie, promossi dall’Amministrazione Comunale e dalla Fondazione “NonSoloArte Franco Bombana”, campeggiano murales d’autore a tema che fanno di Guidizzolo un paese dipinto.




Chiesa Parrocchiale (sec. XVIII)
Antica pieve medioevale, unita all'Abbazia di Leno nella Diocesi di Brescia, da sempre l'edificio principale di culto e il centro religioso della comunità. Dedicata ai SS. Pietro e Paolo, apostoli. Officiata dai monaci benedettini olivetani dal 1508, passò sotto la giurisdizione del vescovo di Mantova nel 1787.
Di stile architettonico composito l’antica parrocchiale conserva al suo interno numerose opere pittoriche tra cui spiccano una preziosa pala del pittore Giuseppe Bazzani – “S. Antonio da Padova e l’Angelo” (1750 /1760) – e tracce di affreschi del XV secolo. Nell’abside è conservato un prezioso crocefisso ligneo risalente alla seconda metà del ‘400

chiesa parrocchiale



Oratorio di San Lorenzo (sec. XII)

Notizie certe relative all’Oratorio di S. Lorenzo, costruito intorno al XIII secolo, risalgono alla fine del 1400; il sito su cui sorge l’edificio ha tuttavia una storia molto antica, ci sono giunti infatti reperti archeologici risalenti all’età del Bronzo.
Dagli anni Novanta del ‘400 per circa un secolo, la chiesetta fu officiata dai Padri Eremiti di S. Maria di Gonzaga, poi dai monaci Olivetani che già avevano in cura la Chiesa parrocchiale.
A seguito della soppressione degli ordini religiosi, i conti Rizzini nel 1801 poterono acquistare il fondo San Lorenzo e l'annesso Oratorio e vollero porvi la cripta funeraria di famiglia.
Nel 1995 il comune di Guidizzolo acquistò l’oratorio dagli ultimi eredi Rizzini. Nel 2004 si è concluso il restauro.
L’edificio è di matrice romanica con influenze gotiche, la struttura architettonica, che presenta una forma a capanna, è infatti semplice e lineare.
All’esterno gli unici elementi decorativi sono il campaniletto pensile e il fregio che orna il sottogronda.
L’interno è ad aula unica con tetto a capriate; la zona presbiteriale, di forma rettangolare, è divisa dalla navata con un arco ogivale. Il coro ospita l’altare maggiore, decorato da un paliotto seicentesco; questo raffigura il santo protettore della chiesa che è effigiato anche nella statua lignea posta nella nicchia sopra l’altare.
Il ciclo di affreschi che decora le pareti è stato eseguito, da autore ignoto, in un periodo compreso tra gli ultimi anni del 1400 e il primo decennio del 1500.
Protagonisti delle decorazioni sono la Madonna col Bambino, Cristo e vari santi tipici del culto popolare.
Partendo dall’ingresso, a destra si notano quattro piccoli riquadri raffiguranti: la Madonna col Bambino, S. Onofrio, S. Rocco. Seguono: i santi Rocco e Sebastiano, un santo non identificato, S. Lorenzo, S. Francesco d’Assisi, S. Rocco, la Madonna col Bambino, S. Sebastiano, S. Martino, S. Rocco, un santo pontefice - probabilmente S. Fabiano-, S. Barbara e S. Lorenzo. Nella fascia superiore si notano due dipinti di dimensioni più ampie: La Crocifissione e la Sacra Famiglia con devoto.
Sulla parete destra del presbiterio è rappresentata la Madonna col bambino mentre su quella opposta S. Antonio abate. Tornando nella navata troviamo, prossimo alla porticina laterale, una testa di santo non identificato, proseguendo quindi verso l’Altare della Pietà si presentano: un santo vescovo - presumibilmente S. Agostino -, S. Maria Maddalena e S. Agata.
Entro la preziosa ancona lignea dei primi del ‘600 si ammira La Deposizione, sovrastata dal Trionfo della Croce di epoca successiva.
La parete nord termina con un Cristo sulla via del Calvario e una Madonna col Bambino.
Infine sulla controfacciata si trovano: una figura la cui iconografia fa pensare a S. Bernardino da Siena o a S. Nicola da Tolentino, un S. Sebastiano e, ancora, una Madonna col bambino.
Il filo conduttore del ciclo pittorico, allo stato attuale degli studi, non è ancora del tutto svelato, comunque la presenza di alcuni santi, come Sebastiano e Rocco, tradizionali protettori dalla peste, ci suggerisce che un’epidemia possa aver coinvolto, all’epoca, la comunità guidizzolese.


Torre Civica (sec. XX)
Costruita nel 1911, nello stesso luogo dove era crollata (1870) e in parte demolita (1875) l'antica torre medioevale. Il mosaico, raffigurante la Vergine, è opera degli alunni della Scuola statale d'Arte di Guidizzolo (1955).



Ex Palazzo municipale

In stile neoclassico, progetto e disegno dell'architetto G.B. Vergani, attivo nel mantovano dal 1819.

 
 
 
 
 
 
 
 
 


Palazzo Pezzati (secc. XV-XVI)
Oggi sede della Banca Monte Paschi di Siena, che ne ha curato il recupero, così denominato dall'ultima famiglia proprietaria, preceduta dai Bonfiglio e, anticamente, dai Ceresara. All'epoca dei Gonzaga fu sede del Commissariato, come si evince dalla lastra marmorea collocata recentemente nel cortile d'ingresso. La tradizione orale vuole che abbia ospitato (1580) il card. Carlo Borromeo, a Guidizzolo in visita pastorale.

 



Palazzo Rizzini (sec. XIX)
Ricostruito su edificio preesistente, le due facciate in stile neoclassico e dalle linee luminose sono attribuibili all'architetto bresciano Rodolfo Vantini (1792 - 1856).

 

 



Monumento ai Caduti di tutte le guerre (1969)
Il tema si ispira alla Pietà: raffigura infatti una madre con il figlio morente tra le braccia. Opera in bronzo dello scultore modenese Marino Quartieri.
Chiesa Parrocchiale Birbesi
L'inizio dell'attuale costruzione in stile barocco, che ha sostituto la precedente quattrocentesca, si può far risalire al 1738; infatti, l'11 agosto dello stesso anno, don Leandro Chizzola, vicario generale della diocesi bresciana, approvava il disegno progettuale della fabbrica. Non si conosce il nome del progettista, ma i precisi riscontri stilistici con la Parrocchiale di Cavriana, la inseriscono tra le opere del ticinese Giovanni Maria Borsotti. La facciata, coronata da cimasa, presenta un doppio ordine di lesene: sei nella parte inferiore e quattro in quella superiore. Le quattro nicchie ospitano le statue dedicate alla Madonna, a Sant'Anselmo, a San Francesco d'Assisi e a San Luigi Gonzaga. Sei gli altari. Oltre a quello monumentale in marmi policromi, dedicato a San Giorgio, abbiamo, a destra, quelli: del Crocifisso,di San Luigi Gonzaga, di Sant' Eurosia e delle Anime Purganti, della Madonna del Rosario; sulla sinistra gli altari: della Conversione di San Paolo,di Sant'Antonio di Padova, un tempo di jus patronatus della nobile famiglia Rizzini.Degna di nota è la sagrestia, ricca di stucchi, con l’immagine di San Giorgio e dei quattro Evangelisti.
Tra il 1942 e il 1945, il prof. Alessandro Dal Prato diresse i lavori di restauro e abbellimento della chiesa realizzando, sulla volta, gli affreschi sui temi dell'Eucaristia, dell'Impetrazione della Pace e della Risurrezione. Nella cappella del Battistero dipinse la scena del battesimo di Gesù.



Teatro Comunale
La tradizione teatrale di Guidizzolo non è nuova. I fermenti indipendentisti portavano anche in questa zona nuove vivacità culturali. La prima testimonianza della costituzione di un teatro risale al 1840, quando un gruppo di notabili costituì una "Società per azioni" per offrire un ambiente di cultura e di svago.Venne quindi adibita a teatro la sala al primo piano del Palazzo, capace di 80 posti. Vi ebbero luogo spettacoli di vario genere, prosa in particolare, in stagioni irregolari. La vita del "Teatro sociale", così era chiamato, si stava per chiudere con l'avvento della Grande Guerra: il Comune aveva la necessità di nuovi spazi per riorganizzare gli uffici ed il teatro venne smantellato.
Al termine del 1° conflitto mondiale, negli anni 1918-1920, l'Amministrazione comunale provvide alla costruzione di un nuovo Teatro, in Via Filzi: dell'originario impianto architettonico rimane oggi solamente la pregevole facciata in quanto l'edificio fu rimaneggiato più volte negli anni '60 e '80. Nel 1997 l'Amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto un contributo dalla Banca Nazionale del Lavoro finalizzato all'adeguamento di strutture e impianti secondo le norme vigenti ed all'abbattimento delle barriere architettoniche. Terminati i lavori il Teatro è stato inaugurato il 29 ottobre 2000.


MASeC Guidizzolo
Il primo gennaio 2014 è stata inaugurata la nuova struttura polivalente, il MASeC, acronimo per Musica – Arte – Spettacolo e Cultura a Guidizzolo, comune che  respira e vive: - Musica grazie ad una fortissima tradizione che nasce da una Banda musicale tra le più vecchie d'Italia, ora Ente Filarmonico Guidizzolo - Arte con l’Istituto d'Arte voluto dal prof. Alessandro Dal Prato, oggi Liceo  Artistico - Spettacolo con il teatro, San Lorenzo e tutti gli spazi in cui si svolgono manifestazioni, nel Capoluogo come nella Frazioni: - in una parola Cultura.
Quella cultura che nasce e cresce con le persone; quella cultura che è tradizione, attaccamento alle proprie origini ma aperta e vivace ad accogliere il nuovo sempre in cammino. Un luogo quindi, il MASeC, della Comunità e per la Comunità.




Istituto d’Arte Alessandro Dal Prato
Le origini dell'Istituto d'Arte di Guidizzolo si trovano nell'istituzione della Scuola Sociale di Disegno, con lezioni domenicali, approvata nel 1895 dal Consiglio Comunale, su richiesta del prof. Ugo Ruggerini; il Comune si impegnava a fornire i locali prendendoli in affitto anno per anno per dare ai giovani artigiani ed operai del territorio la possibilità di accedere ad una preparazione professionale. La Scuola festiva di disegno visse periodi di prosperità e di decadenza fino agli anni trenta, quando venne istituita la Scuola d'arte con programmi ed orari similari a quelli delle scuole regie. Nell'immediato dopoguerra il problema principale restava trovare una sede stabile: a questa si giunse sotto la guida del prof. Alessandro Dal Prato il 31 Dicembre 1950, giorno in cui fu posata la prima pietra nel corso di una cerimonia ufficiale alla quale parteciparono il sindaco Silvio Marchini e il parroco don Gino Sarti. L'autorizzazione ad aprire una scuola d'arte applicata all'industria, ad orario normale diurno, venne concessa con Decreto ministeriale il 20.6.1951 e il riconoscimento le legale che avrebbe permesso di rilasciare agli studenti un titolo di studio legalmente valido venne concesso con Decreto ministeriale del 25.5.1953. Grazie all'apprezzamento e alla stima dei funzionari del Ministero dell'Istruzione in pochi anni, nel Luglio 1959, fu concessa la statizzazione della scuola.
L'Istituto Statale d'Arte Giulio Romano è ad oggi articolato su due sedi: Mantova e Guidizzolo. Le due scuole, pur con indirizzi di specializzazione diversi, perseguono le stesse finalità formative: offrire allo studente una formazione in cui si valorizzano e sviluppano in particolare capacità creative e comunicative; promuovere una preparazione culturale e professionale specifica nel campo delle arti visive e plastico progettuali.

 



Ente Filarmonico Guidizzolo  
E’ attivo in Guidizzolo un’Ente Filarmonico che assevera fra i suoi gruppi una delle Bande piu’ antiche, se non la piu’ antica, d’Italia. Fondato nel 1839 l’ente ha diverse scuole di musica con circa 250 allievi provenienti, oltre che da Guidizzolo, anche da diversi comuni limitrofi. Alcuni professori musicisti hanno inoltre dato vita anche all’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici. Nei confronti di questa importantissima espressione della cultura musicale il Comune di Guidizzolo è particolarmente attento ed il Teatro Comunale, l’Oratorio di S. Lorenzo, il parco Barriera e la nuova struttura del MASEC sono diventati luogo di incontro e rappresentazioni per tutti gli ensemble dell’Ente.

 

 

Informazioni Rilevanti

•Tipicità enogastronomiche: Pancetta steccata

•Feste legate alle eccellenze locali

•Feste non legate alle eccellenze locali : Fiera di Luglio promossa dalla Pro Loco (Feste popolari)

•Itinerari particolari da suggerire : Ex Sede Municipale, Parrocchiale capoluogo, Parco e Villa Rizzino (privato), Oratorio S.Lorenzo, Vecchio Mulino Castagna, Chiese delle frazioni Rebecco e Birbesi. •Presenza di piste ciclabili non praticabili da auto oppure strade o vie a bassa percorrenza: viale Europa, via Marco Sevilio, via Michelangelo, via Bazzani, via Leonardo Da Vinci, via S.Andrea (di prossima realizzazione), via Cavriana.

•Segnaletica esistente ( percorsi ciclabili): presenza di diversi tratti non praticabili da auto nelle campagne del territorio, tra cui un circuito che partendo dal capoluogo vi fa rientro attraversando le tre frazioni. Percorso in fase di valorizzazione, la cui mappatura sarà realizzata a breve.

•Aree sosta presenti: ampio parcheggio in Piazza Falcone Borsellino ed in Piazzale Marconi.

•Attività ricettive ( ristorazione, alberghi, agriturismi)

  • Ristorante Corte Pescheto – via H. Dunant 46/B - 0376/818697
  • Ristorante Pizzeria La Conchiglia – piazza Pezzati, 16 - 0376/819641
  • Trattoria "La Torre" da Aldina – via F. Filzi 17 – 0376/819151
  • Trattoria Antichi Sapori – via Oratorio, 14 – 0376/819230
  • Pizzeria La Piazzetta – via H. Dunant, 4/B – 0376/819541
  • Pizzeria Tavola Calda Henry’s - Str. Per Cavriana 29 – 0376/819033
  • Bar Osteria Al Monumento – Via Monumento, 1 – 0376/849202
  • Bella Italia da Alex fraz. Birbesi – via Sajore, 19 - 3271904167
  • Ristorante Circolo Novecento - Via Solferino, 118 - 0376/847221
  • Agriturismo Corte Fienili - Via Ceresara,37 - 0376/818151


•Attività di produzioni tipiche
Tra le attività economiche prevalenti figurano: agricoltura (ortaggi e allevamento) industria (cartotecnica, calze, meccanica agricola, legno, elettronica) artigianato di servizio e di trasformazione Guidizzolo è sede di un importantissimo Istituto Statale d'Arte per la formazione di operatori artistici il cui diploma dà anche accesso a qualsiasi facoltà universitaria

Bibliografia: Guidizzolo: rilievo, disegno, colore: un’esperienza didattica dell’Istituto d’Arte – Guidizzolo, stampa 2004 Guidizzolo: epigrafi e iscrizioni / Franco Mondatori. – Guidizzolo, 2006 Guidizzolo ieri e oggi: 1863 – 1985. – stampa 1986 Guidizzolo nella sua storia / Gianfranco Buffoni. – Guidizzolo, 1994 Una scuola: vicende della scuola d’Arte di Guidizzolo /Alessandro Dal Prato. – c1985

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